Poi di colpo mi ricordo di dove vivo e di come sono la maggior parte delle persone che mi circondano.
La maggior parte delle persone non lo vogliono un altro punto di vista.
La maggior parte delle persone non sanno neanche farsi un’idea propria di quello che succede.
La maggior parte delle persone ha smesso da talmente tanto tempo di elaborare un pensiero critico che non si ricorda neanche come si fa.
Analizzando il micro-mondo che mi circonda riesco a comprendere il successo dei grande fratello, delle notti sul ghiaccio, dei buona domenica e delle fiction in costume e non.
Basta non pensare. Basta poter ascoltare pensieri semplici, che spesso si condividono, di facile assimilazione, e magari anche urlati, così è sicuro che li si sente.
Non vuole essere una critica ad un sistema televisivo che non condivido. Ci sono persone che lo fanno per mestiere e sono sicuramente più preparate e brave di me.
Espongo solo il mio punto di vista su un sistema televisivo che non ha quasi nulla da offrirmi in termini di arricchimento. Questo intrattenimento fine a se stesso, la reiterazione di un modo di fare televisione vuoto, che non evolve e lascia i suoi spettatori in una palude stagnante.
Mi piace poter ridere senza parolacce, senza versacci e senza doppi sensi pesanti.
Mi piace poter ascoltare una persona che sa qualcosa che io non so.
Mi piace ascoltare una persona che non la pensa come me, per poter riflettere.
Mi piace fare l’esperimento del salire sopra il tavolo del Prof. Keating dell’Attimo Fuggente e scoprire che basta cambiare la prospettiva per poter vedere cose nuove.
Spesso.