Per una questione di coerenza quando il prete è venuto in ufficio per la benedizione di Pasqua, non sono andata nell’atrio a riceverla.
Per una questione di coerenza.
E poi perché non voglio entrare nella categoria di quelli che dicono una cosa e ne fanno un’altra solo perché altrimenti : gli altri poi cosa dicono?
La tipa divorziata invece la benedizione se l’è presa: ma lo sa che la chiesa non le vuole bene?
Coerenza

Io sono ateo e per coerenza non faccio benedire la casa.
PS Mi mandi via email immagine rappresentativa del tuo blog? Così la metterò nella mia pagina dei links. L’indirizzo lo trovi nella pagina dei contatti.
x Paolo: a casa non c’è dubbio che la benedizione non si fa!
Per la foto… stasera… ora sono al lavoro!
E cosa ne pensate di me che, pur avendo un rapporto molto particolare con la religione, ho battezzato una cuginetta in Chiesa e lo rifarò con un altro cuginetto tra un mese, solo perchè li amo? Non so se sbaglio. Anzi, per un fatto di religione e di coerenza sicuramente sbaglio, ma non rinuncerei mai a dare un gesto enorme (e per questo motivo forse ancora più grande) d’amore nei loro confronti. D’altronde, è come fare un dono apprezzato dal ricevente, ma magari non poi così tanto dal mittente. Infondo deve essere il ricevente ad apprezzare, no?
x kindlerya: immagino che tu ti riferisca al fatto che hai fatto (e farai) da madrina. Ma che senso ha se per te non ha significato? Spesso si confonde la forma con la sostanza. Formalmente fai un bel gesto, ma la tua testimonianza davanti a Dio è sostanzialmente vuota se il tuo rapporto con la religione non è pienamente convinto.