“Mi chiedono: andrai a pisciare sulla tomba di Berlusconi quando sarà morto? No grazie: non voglio fare la fila”
Questo il finale dello spettacolo di Luttazzi di venerdi 13 aprile al Comunale di Modena.
Lui parla di sesso, politica e religione.
Nella prima parte parla solo di sesso. E si ride di gusto dei nostri stessi difetti, dei nostri luoghi comuni, delle nostre credenze e dei nostri modi di fare.
Perché Luttazzi quando parla di sesso lo fa dando un nome alle cose, senza creare allusioni e doppi sensi, senza quindi cadere nel volgare. Trovo più volgare la domenica pomeriggio su Canile 5 con quelle quattro zoccolette in equilibrio instabile su di una (falsa) tavola da surf.
Nella seconda parte dello spettacolo si ride ancora, ma a denti stretti.
Quando parla di politica non risparmia nessuno, e consiglio soprattutto a quelli di destra di andarlo ad ascoltare, ascoltando senza pregiudizi.
Fa riflettere Luttazzi, a modo suo, ridendo fino a farsi uscire le lacrime dagli occhi.
E abbraccio la tesi che non è possibile ascoltare chi fa satira e dover andare a teatro per avere un’informazione se non imparziale, almeno completa.
Ad essere sincero Luttazzi non mi è mai piaciuto.
Proprio oggi ho acquistato i biglietti per lo spettacolo di Beppe Grillo che si terrà a maggio al Forum di Assago (MI).
Ciao
Non sono la stessa cosa. Fanno due tipi di spettacolo completamente diversi. Beppe Grillo è più sulla denuncia sociale, Luttazzi ironizza anche su fatti di vita quotidiana con una vena ironica e a volte onirica.
Fermo restando che li considero due grandi attori.