Sabato pomeriggio. Tv accesa. Zapping selvaggio.
Mi fermo su una faccia che mi sembra familiare.
Ascolto. È proprio lui: Erri De Luca.
Per la conoscenza di questo scrittore sono in debito con una ragazza conosciuta e persa un po’ di tempo fa.
Lui è di Napoli, ma non scrive della sua città.
Ha fatto l’operaio e non gioca all’antidivo. Lui è fatto così!
Ho ascoltato il suo modo di parlare composto, senza sensazionalismi gratuiti, senza accenti forti.
Alla fine legge una sua poesia che mi commuove.
Avevo già avuto modo di vedere le “Invasioni Barbariche”, ma da oggi credo che cercherò di fare più attenzione alla sua programmazione.
Un po’ in ritardo
