Non sono mai stata femminuccia, femminile in senso stretto.
Alle scuole superiori non ho mai comprato nulla dalla compagna di classe rappresentante Avon. Ho incominciato a truccarmi alle serate della gita di quinta superiore, sotto consiglio delle amiche.
Ho portato i capelli rasati per anni. Mi rasavo dal barbiere di mio fratello, che mi rasava gratis perché non s’era mai visto che una ragazza andasse dal barbiere.
Mi vestivo con quello che mi comprava mamma. Non ero una ragazzina che poteva scegliere molto. Meno male mamma ha sempre avuto bei gusti.
Un ragazzo una volta mi ha detto che avevo degli atteggiamenti da uomo: da come accendevo la sigaretta a come la fumavo, da come parlavo, dagli argomenti che trattavo, da come trattavo i maschietti.
Ricordo che non riuscivo a capire come si potesse passare ore a parlare di occhiali da sole, trucco, capelli, vestiti… mentre io avrei voluto parlare dell’ultimo film visto al cinema, della poesia letta, di un romanzo appena uscito in libreria, di attualità.
E così sono rimasta senza amiche. In realtà me la sono un po’ cercata. Avrei potuto fare un minimo sforzo nei loro confronti.
speriamo che sia femmina

Un commento su “speriamo che sia femmina”