Ho scelto “Down in the valley” per l’attore. Del film non ne avevo mai sentito parlare, ma l’attore Edward Norton mi piace molto.
C’è una ragazza di 17 anni che vive con il padre assente e un fratello più piccolo che ha tutta l’aria di essere un disadattato. Ci sono la droga, la musica, le armi. E poi c’è lui: un uomo che cerca la sua identità in una città frenetica e distratta, e nel frattempo si innamora della ragazzina. In questa pellicola non esistono buoni e non esistono cattivi. Non si può tirare una riga e scegliere da che parte stare. Lui sarà anche obiettivamente folle ma ha le sue ragioni, lei è obiettivamente troppo provocante per la sua età ma è un’adolescente in cerca di attenzioni, il padre di lei è troppo assente ma è pur sempre un uomo che sta cercando di rifarsi una vita. E poi c’è il piccolo, in cerca di un punto di riferimento che evidentemente il padre non è.
Tutto si mescola e non ci sono attori principali o la pista da seguire per arrivare ad un finale scontato.
Bravo Edward, novello Robert de Niro indimenticabile in Taxi Driver.
Non credo sia il suo miglior film. Alla fine mi ha lasciato come un senso di insoddisfazione, di incompiuto, come se non si fosse riuscito a raccontare tutto, o forse le vite che hanno scelto di raccontare sono proprio così: inconcludenti e amare.
Down in the valley (2005)
