Io me ne vado: quante volte l’ho solo immaginato. Quante volte l’ho detto. Quante volte è stata dura stringere i denti, ma che liberazione il momento in cui ho potuto dirlo.
L’ho fatto! L’ho fatto spesso. Come un bambino capriccioso che costruisce castelli di sabbia solo per il gusto di tirarli giù. Ricorre l’anniversario di uno dei miei basta: un lavoro troppo invadente, che stava distruggendo tutto quello che di bello avevo conquistato.
Ho rinunciato alla mia sicurezza [un lavoro a tempo indeterminato], ho rinunciato alla tranquillità dello stipendio [tutti i mesi, a fine mese], ho rinunciato pur non avendo un altro posto di lavoro [quello arriverà].
E ne vado fiera: a distanza di un anno sto benissimo, e non posso far altro che guardarmi indietro e sentirmi orgogliosa di quella scelta. Mi si sono aperte prospettive prima impensabili, chiusa nel mio dolore e nel mio ufficetto e piangermi addosso.
Io me ne vado: non è una frase estrema. Taglia i ponti con il passato, lasciando davanti ai piedi una solida strada.
Ricominciare: non è solo una parola. È una possibilità.
Quando stiamo male e pensiamo che nulla e nessuno può tirarci fuori da quella situazione, è proprio così! Nulla e nessuno possono tirarci fuori da situazioni sbagliate se non noi stessi, con le nostre forze.
Stasera ho sentito il bisogno di fissare questo anniversario.
È molto bella questa visione positiva del “basta me ne vado”!!! Ok si chiude col passato, ma si apre un futuro tutto nuovo
Lucialesley
Ci vuole comunque molto coraggio. Soprattutto se nel momento di rottura il futuro ci appare nebbioso e informe. Ricordo che ne scrissi proprio perché la paura del futuro, sostituita dalla speranza, portò davvero ad intraprendere una strada migliore e di grande soddisfazione.
Anche io ho fatto la stessa “scelta” qualche anno fa, forse un giorno ne parlerò… grazie per avermi fatto rivivere quelle sensazioni
Quando iniziai a scrivere questo blog raccontavo spesso di lavoro. Incastrata in una realtà che odiavo avevo trovato una valvola di sfogo. Momenti come questo che racconto meritano di essere fissati e ricordati.